LA NATURALITA’ ANTINATURALE
“…le diverse esposizioni succedutesi negli anni, hanno messo in evidenza l’idea di una natura eslège e meccanica, meglio di una naturalità antinaturale. Ma la prospettiva d’avvio, moralistica epperò anche consapevole e morale, si è poco per volta dislocata su un terreno di distaccata visibilità. I nitidi frutti “natura in posa” (così le ha definite gerico) sono esposti frontalmente sul piano prospettico dell’asse contro la superficie unita del fondo, con lo studiato equilibrio formale che hanno le statue del frontone di un tempio greco. Con una sorte di cerimoniale sacralità, forme e tono concorrono alla sintesi figurativa, mentre ombra e luci nel rigoroso intarsio assumono la funzione di inflessibili guardiani della tèkhne artistica e ogni oggetto che per sua esatta definizione sempre appartiene al mondo dell’inganno visivo, appare invece come testimone di una legge formale, di un’integra appartenenza al segno della coscienza poetica.“
